Perché le persone comprano (e compreranno) le loro scarpe artigianali in negozio

Borgioli

La nuova normalità per le persone che desiderano fare degli acquisti è cercare online quello di cui hanno bisogno e farselo spedire comodamente a casa. Secondo lo studio Netcomm Retail 2023, sono oltre 33 milioni gli italiani che quest’anno hanno fatto acquisti online, ben il 39% in più rispetto al 2019.

Sicuramente la pandemia e l’impossibilità di muoversi hanno portato moltissime persone a prendere l’abitudine di rivolgersi agli e-commerce, ma i negozi fisici non sono affatto destinati a sparire. A patto però di saper offrire al pubblico esattamente quello che vuole per motivarlo ad uscire di casa e a recarsi a fare shopping.

Il settore delle calzature non fa eccezione, soprattutto quando si parla del segmento premium, che comprende le scarpe artigianali e i marchi di alta moda.

Cosa cerca oggi chi si rivolge a un negozio di calzature? Guardiamo assieme alcuni dati recenti.

Scarpe luxury ed esperienza

Secondo il nono panel Altagamma Consumer and Retail Insight, condotto dal comitato dei marchi luxury italiani, nel 2024 i clienti che fanno parte del segmento altospendente hanno in programma di fare decisamente molti acquisti.

Dalla ricerca emerge infatti che il 40% dei consumatori di alta gamma si aspetta di aumentare il proprio volume di shopping il prossimo anno.

Queste persone hanno un potere di spesa molto elevato e spendono almeno 5000 euro all’anno in beni di lusso. Perché scelgono di rivolgersi al retail? Perché quello che cercano non è un semplice prodotto ma un’esperienza: solo nel negozio fisico possono trovare infatti l’assistenza e l’accoglienza a cui sono abituate, e vedersi consigliare al meglio.

Se è vero che molti consumatori si recano in negozio per vedere da vicino i prodotti che poi scelgono di acquistare online a un prezzo più ridotto, questo principio vale meno per chi non ha (o quasi) un limite di spesa. E i dati dicono che molto spesso si verifica anche il percorso inverso: secondo Netretail 2023, nel 40% dei casi i consumatori si informano online sul prodotto e poi scelgono di acquistarlo in negozio.

Come mai? Sempre secondo Netcomm, è una questione di personalizzazione: per quanto le tecnologie online offrano un’esperienza sempre più customizzata in base ai dati forniti dall’utente, è ancora difficile per i computer garantire lo stesso livello di personalizzazione delle scelte, della comunicazione e dell’esperienza che si può vivere in negozio.

Quale tecnologia si aspettano di trovare i clienti nei negozi di calzature

Quando si acquistano delle scarpe, è impossibile che un e-commerce offra l’esperienza che si prova indossandole. Nel caso delle calzature artigianali, quest’esperienza è particolarmente gratificante: il cliente in negozio sente sotto le dita la perfezione delle cuciture e di ogni dettaglio, riesce ad apprezzare appieno le sfumature di colore e la morbidezza della pelle, sente l’odore caratteristico dei materiali di qualità.

Nonostante l’intelligenza artificiale stia prendendo sempre più piede anche nel mondo dell’e-commerce (con soluzioni che consentono addirittura di provare virtualmente i prodotti), la componente tattile ed emozionale gioca ancora un ruolo essenziale nell’acquisto dei prodotti di alta gamma.

Tuttavia, anche chi sceglie prodotti artigianali è sempre più tech savy, quindi utilizza la tecnologia abitualmente nella sua giornata. Il recente Retail Report di KPMG dice che il 55% dei consumatori è più propenso ad acquistare presso rivenditori che offrono ad esempio soluzioni di pagamento variegate ed avanzate.

Non solo flagship store

L’Osservatorio innovazione digitale nel retail del Politecnico di Milano ha confermato la riscoperta del punto vendita da parte degli italiani, segnalando anche che i grandi store si sono ridotti del 12% nel corso di un anno.

Crescono invece in numero i negozi con metrature più ridotte e una presenza più capillare sul territorio, nel quale il personale è in grado di occuparsi del singolo cliente con la massima attenzione e di offrire una customer experience all’insegna dell’ascolto e della consulenza.

Se sei un rivenditore di calzature di alta gamma, per conquistare il tuo pubblico nel 2024 devi:

  • Offrire un’esperienza d’acquisto di livello superiore
  • Garantire l’apporto tecnologico adeguato a semplificare l’acquisto e il pagamento
  • Proporre al tuo pubblico prodotti che sono in grado di emozionare quando vengono toccati e indossati, come le calzature artigianali.

Ci sono diversi produttori di scarpe artigianali in Italia, ma non tutti sono in grado di garantirti l’eccellenza che può davvero sorprendere i tuoi clienti.

Fratelli Borgioli, storico brand artigianale toscano di calzature da uomo, realizza da generazioni scarpe Made in Tuscany apprezzate in tutto il mondo. Le sue creazioni hanno reso Fratelli Borgioli un marchio apprezzato dalle maison di moda internazionali (con cui sono attive collaborazioni di lunga data per la realizzazione di linee esclusive di calzature) e da tutti gli amanti del bello. Sicuramente conquisteranno anche i tuoi clienti più esigenti.

Inoltre, grazie al programma Premium Reseller affianchiamo con servizi esclusivi i nostri partner retail.

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Le colorazioni delle scarpe artigianali: come scegliere il colore giusto per il tuo brand?

Il colore delle scarpe della tua linea di calzature può essere un elemento distintivo e memorabile del tuo brand. A patto però che venga scelto in base a criteri ben definiti.
In un progetto di shoe design, infatti, niente può essere lasciato al caso. Anche la scarpa dalla linea più accattivante e con le migliori finiture immaginabili, purtroppo, può rivelarsi un vero e proprio fiasco commerciale se non viene selezionata con cura la tonalità di colore perfetta per esaltarne le caratteristiche e per incontrare il gusto del pubblico per il quale è stata pensata.

Come puoi essere sicuro di scegliere il colore giusto per le calzature che porteranno il marchio del tuo brand? Ecco alcuni suggerimenti per orientarti nella decisione.

Il colore giusto rispecchia l’identità del tuo brand

Rifletti sull’identità e sullo stile del tuo marchio. Se ha un’estetica chiara e definita, i colori delle scarpe della tua linea dovrebbero rispecchiare quest’estetica. Ad esempio, un marchio noto per la sua eleganza potrebbe optare per colori classici e sofisticati, mentre un marchio giovane e vivace potrebbe puntare su colori accattivanti e alla moda.

Ma non basta solo adattarsi allo stile generale del tuo brand. Le tue calzature devono infatti aggiungere valore al tuo marchio, non essere un semplice prodotto in più per aumentare le tue vendite: il colore giusto può esaltare i tuoi capi d’abbigliamento e rendere iconiche le scarpe che hai fatto disegnare ad hoc per abbinarle al tuo stile.

Quindi puoi anche essere audace nelle scelte, ma devi assicurarti sempre che i colori scelti siano coerenti con la tua visione e il posizionamento del tuo marchio.

Il colore giusto incontra il gusto del tuo pubblico di riferimento

Per essere certo di conquistare con le tue calzature un preciso segmento di acquirenti devi sapere esattamente quali sono i gusti delle persone a cui vorresti vendere!

Per questo, prima di scegliere i colori per la tua linea di scarpe devi innanzitutto definire con chiarezza il target a cui ti rivolgi e poi eseguire un’analisi di mercato per capire quali siano i desideri e le preferenze di questa fetta di pubblico.

Non farti illusioni: il colore giusto per le tue calzature non si sceglie in base all’ispirazione di un momento, ma è frutto di studi approfonditi.

Il colore giusto per la prossima stagione? Gli esperti lo conoscono già

Devi sempre considerare le tendenze di moda attuali e le stagioni in cui la tua linea di scarpe sarà disponibile sul mercato.

Per questo è fondamentale che tu affidi la produzione delle tue calzature artigianali a un calzaturificio esperto e che lavora da tempo con diversi brand di moda: queste credenziali ti assicurano che i modellisti interni del calzaturificio siano sempre aggiornati sulle tendenze in arrivo e sappiano consigliarti esattamente le tinte che incontreranno il favore del pubblico.

Il colore giusto esalta i modelli e i materiali che hai scelto per la tua linea di calzature

Una bella scarpa può diventare un capolavoro se viene realizzata nella giusta nuance di pelle o di tessuto. E allo stesso modo il colore sbagliato può penalizzare senza possibilità di recupero anche una calzatura di pregevole fattura. Alcuni colori, poi, potrebbero funzionare meglio o peggio di altri su determinati materiali o finiture.

Ci sono dei colori che possono rendere iconiche le tue calzature, perché interpretano lo stile del momento o perché si abbinano alla perfezione alla tua collezione d’abbigliamento. Per individuarli servono una formazione appropriata e una grande esperienza nel settore calzaturiero, che si basa su dinamiche totalmente diverse dalle altre branche del design. La specializzazione del calzaturificio a cui ti affidi è una garanzia importante per la scelta del colore della tua prossima linea di scarpe a marchio.

Il colore giusto rispecchia i tuoi valori

La tua è un’azienda attenta alla sostenibilità? Allora devi scegliere una colorazione a basso impatto ambientale.
E magari anche una palette di colori che esprima la tua attenzione per l’ambiente, perché solo così intercetterai il pubblico giusto per te, che è composto da persone che non acquistano una scarpa qualunque e che, tendenzialmente, vogliono esprimere in modo chiaro la loro inclinazione green.

O magari la tua azienda ha una vocazione artigianale? In questo caso, una colorazione eseguita con metodi tradizionali della calzoleria artigiana sarà una caratteristica in grado di attirare l’interesse del giusto target di acquirenti.

La scelta del colore per la tua linea di calzature è molto delicata quando il tuo brand è fortemente connotato a livello valoriale. Un errore potrebbe trasformarsi in un potenziale boomerang con un ritorno d’immagine disastroso.

Il colore giusto può rendere le scarpe artigianali disegnate per il tuo brand un must have! Ma, come abbiamo appena visto, scegliere la tinta perfetta potrebbe non essere per niente facile.

Affidandoti a un produttore di scarpe artigianali esperto e qualificato a livello internazionale puoi assicurarti un progetto di shoe design che tiene in considerazione non solo la selezione dei materiali e le lavorazioni necessarie ma anche tutte le informazioni di mercato importanti per conquistare il tuo target di riferimento.

Fratelli Borgioli, storico brand artigianale toscano di calzature da uomo, propone ai suoi clienti il servizio Private Label. Con la consulenza del team di sviluppo prodotto dell’azienda e della sua modelleria interna, è possibile infatti realizzare per il proprio brand una collezione di calzature con tutte le caratteristiche che hanno reso Fratelli Borgioli un marchio apprezzato dalle maison di moda internazionali e da tutti gli amanti del bello.

Per questo Fratelli Borgioli è diventato il punto di riferimento dei più importanti brand di alta moda che ricercano in Toscana un produttore di scarpe capace di garantire perfezione, organizzazione, know-how e puntualità.

Per sapere quali servizi possiamo offrire al tuo brand, CONTATTACI.

Fratelli Borgioli, un hub tecnico del design della scarpa

Da diversi anni Fratelli Borgioli ospita numerosi tirocinanti che riconoscono il valore della formazione e desiderano imparare a costruire le scarpe “come si facevano una volta”.

Sono gli stessi istituti di formazione che sanno quanto un’esperienza pratica in un calzaturificio, dove vengono realizzati numerosi passaggi di lavorazione per realizzare il prodotto finito, possa essere cruciale in un percorso di formazione tecnica.

In effetti, gli artigiani di Fratelli Borgioli detengono un inestimabile patrimonio di informazioni e conoscenze artigianali da tramandare alle nuove generazioni con l’obiettivo di mantenere sempre alto il livello qualitativo di una scarpa artigianale prodotta in Toscana. 

La formazione di tirocinanti e studenti rappresenta per Fratelli Borgioli un’opportunità su molteplici fronti: da un lato il calzaturificio può continuare a trasmettere la propria esperienza e tradizione artigianale alle nuove generazioni, preservando così il patrimonio culturale e tecnico della produzione di scarpe in Toscana. Dall’altro lato, l’azienda può beneficiare dell’energia e della creatività dei tirocinanti, che apportano nuove idee e prospettive all’ambiente di lavoro.

I tirocinanti sono accolti all’interno del calzaturificio e vengono guidati passo dopo passo nel processo di produzione delle scarpe. Possono osservare da vicino ogni fase o specializzarsi in alcuni processi specifici. Attraverso questa esperienza pratica, i ragazzi acquisiscono competenze preziose e una conoscenza approfondita delle tecniche artigianali.

Oggi abbiamo il piacere di raccontare alcune esperienze dei nostri studenti nonché preziosi aiutanti.

In questo periodo abbiamo ospitato Gianluca che frequenta l’Istituto d’istruzione superiore Arturo Checchi di Fucecchio con indirizzo tecnologico (Sistema moda Articolazione Calzaturiero).

Ha scelto questo indirizzo dal momento che “ci sono nato sulle scarpe”; infatti la mamma e il nonno svolgevano il lavoro a domicilio per conto terzi per vari calzaturifici di zona e si occupavano di masticiare la suola e colorare i tacchi.

Dopo una visita con la classe presso il nostro laboratorio ha chiesto di svolgere il tirocinio da noi nell’ambito del progetto “Alternanza Scuola – Lavoro”.

Non appena ha iniziato lo stage, Gianluca ha scoperto la sua nuova passione: quella per la pelle di qualità. È affascinato dal taglio manuale del pellame, gli piace toccare la pelle e vedere come si presta a vari tipi di lavorazione. Inoltre, ama osservare il processo di montaggio, quando la tomaia in pelle viene montata sulla formella che poi darà la forma alla scarpa.

Ha collaborato con Fabiola, nostra modellista, osservando il processo di creazione dei modelli e aiutando a digitalizzare il cartamodello per ottenere la sua versione digitale.

Inoltre, ha osservato il lavoro dei tagliatori per capire il processo che parte dal taglio della pelle e che arriva fino al montaggio della tomaia sulla forma. Questo processo è importante per comprendere come deve essere la pelle di partenza e a cosa prestare attenzione.

Wies è olandese e frequenta la Hout- en Meubileringscollege di Amsterdam, una scuola tecnica superiore con indirizzo calzaturiero. Inizialmente Wies non sapeva che indirizzo scegliere ma vista la sua inclinazione a lavorare con le mani ha infine scelto questo percorso.

Inizialmente Wies aveva solo pensato di fare lo stage all’estero ma poi un giorno ha visto online una scarpa firmata Fratelli Borgioli da cui è rimasta molto colpita e ha allora chiesto di poter essere inserita nella nostra azienda.

Wies è rimasta con noi due mesi: inizialmente non parlava italiano ma pian piano ha imparato alcuni termini tecnici che le hanno permesso di farsi capire con gli artigiani.

Wies è attratta dallo sviluppo del prodotto, ma le piace tutto il processo che accompagna la creazione della scarpa, dal disegno alla sua esecuzione. L’obiettivo di Wies è vedere tutte le fasi produttive e rapportarsi con i professionisti del settore della calzatura, per capire quali qualità tecniche e soprattutto soft skills deve maturare per lavorare in questo settore.

Wies ha una grande manualità che le consente di riuscire bene nella colorazione manuale e nella rifinitura del prodotto.

Durante il suo stage è stata seguita da Felice, uno dei nostri artigiani specializzati nella colorazione manuale delle scarpe, dalla nostra modellista Fabiola che le ha insegnato la digitalizzazione dei modelli e da Soriano Borgioli che le ha insegnato ad effettuare il controllo qualità della tomaia, una fase molto importante per assicurarsi che il prodotto esca dalla produzione senza difetti.

Infine, ci sono altri due ragazzi: Marco che ha finito il corso di modelleria presso la scuola Shoe Modelling School di Monsummano e adesso lavora da noi presso l’ufficio tecnico e sviluppo; Bianca ha finito il percorso di studi presso MITA Academy a Firenze con indirizzo tecnico calzature e pelletteria. Bianca ha fatto lo stage durante il suo percorso di studi e poi è stata assunta da noi sempre nello stesso ufficio.

L’accoglienza di tirocinanti da parte di Fratelli Borgioli è una pratica consolidata nel corso degli anni, grazie alla quale l’azienda ha avuto l’opportunità di condividere la propria esperienza con giovani appassionati del settore calzaturiero. Questi giovani, a loro volta, hanno la possibilità di imparare da veri maestri artigiani, che conoscono tutti i segreti e le tecniche necessarie per creare scarpe di alta qualità.

L’impegno di Fratelli Borgioli nella formazione dei tirocinanti e studenti riflette la sua dedizione per la valorizzazione delle tradizioni artigianali e la promozione della qualità nel settore calzaturiero.

Grazie a questa continua collaborazione con i giovani, l’azienda si assicura che il know-how e l’eccellenza artigianale di Fratelli Borgioli vengano tramandati alle future generazioni, garantendo la continuità della produzione di scarpe artigianali di alta qualità made in Tuscany.

Per avere maggiori informazioni sulla nostra azienda CONTATTACI.

Dall’idea al prodotto finito: tutti i passi per creare la propria linea di scarpe

Creare una linea di scarpe non è un lavoro semplice, alla portata di tutti. Se poi parliamo di scarpe artigianali di alta qualità, il processo di produzione è articolato.

Dietro ogni scarpa, infatti, ci sono molte fasi di lavorazione, che vanno dalla creazione del modello al finissaggio, necessarie per ottenere un prodotto finale di alta qualità. Ogni fase di lavorazione richiede una certa esperienza da parte del produttore.

Per questo motivo, nel momento in cui un brand decide di affidare a terzi la creazione della propria linea di scarpe, è importante selezionare con cura il produttore, accertandosi che sia in grado di svolgere ciascuna fase di lavorazione e che ovviamente utilizzi materie prime di alta qualità.

Ma esattamente quali sono queste fasi di lavorazione? Vediamole insieme.

Disegno della scarpa

La creazione di una scarpa artigianale parte con una ricerca creativa, accompagnata da un’analisi dei trend del momento, per creare un disegno di scarpa originale e in linea con le tendenze del mercato.

Dopo aver studiato il mercato, i designer andranno a creare un disegno della scarpa che poi verrà elaborato dai modellisti, che procederanno a trasformare l’idea in realtà.

Nello specifico viene creato un cartamodello (oppure un modello digitale CAD) che servirà come base per la produzione della scarpa. Il prototipo aiuterà gli artigiani a verificare che non ci sia alcun tipo di errore tecnico, e nel caso in cui ci fosse, si precederà a modificare il cartamodello fino a ottenere un prototipo perfetto.

Il taglio della pelle

Una volta che il modello è stato creato, segue la fase del taglio della pelle, una delle fasi più importanti nella creazione di una calzatura artigianale. Questa fase richiede abilità, precisione e attenzione ai dettagli, perché la qualità e l’estetica della calzatura dipendono in gran parte dalla precisione del taglio dei materiali.

Al fine di garantire un’elevata durabilità al prodotto finale è necessario che la pelle utilizzata sia scelta con cura, valutando la sua qualità, il colore, la texture e lo spessore. Una volta selezionata la pelle, il taglio avviene attraverso l’utilizzo di una serie di strumenti specifici, come quello che nel gergo si chiama “sforò”, lo strumento con cui si taglia la pelle (che prima di iniziare dev’essere affilato ad arte).

Il taglio della pelle deve essere eseguito con molta attenzione, seguendo il modello della calzatura e tenendo conto di eventuali dettagli o decorazioni che devono essere preservati. È anche importante ottimizzare i tagli per cercare di ridurre gli sprechi, utilizzando per esempio il taglio a macchina che permette di sfruttare il 99% della pelle.

Vengono poi effettuati dei controlli per evitare che ci siano difetti o imperfezioni.

L’orlatura

L’orlatura delle scarpe artigianali rappresenta una fase cruciale, che deve essere eseguita con attenzione, utilizzando macchinari appositi e tecniche tradizionali. I bordi della tomaia, cioè la parte superiore della scarpa, vengono tagliati in modo preciso e poi piegati verso l’interno. Successivamente, si procede con la cucitura per fissare l’orlo in modo resistente e duraturo.

Questo processo richiede una grande abilità manuale e un’attenzione particolare ai dettagli, poiché l’orlatura deve essere perfetta per garantire una finitura di alta qualità e una calzatura resistente nel tempo.

Il montaggio della tomaia

Successivamente, si procede con l’assemblaggio effettivo della scarpa.

In questa fase, la tomaia viene “precambrata”: la tomaia in pelle viene quindi scaldata in un forno a vapore, poi passata in una pressa che ne sagoma la punta per agevolarne il montaggio su forma.  Mentre sulla formella di plastica, sulla quale verrà poi montata la tomaia, viene steso un sottopiede in cuoio.

Per montare ad arte una scarpa è necessario mettere in tensione la pelle nel modo corretto: ci vogliono anni di esperienza per “sentire” se il materiale è tirato al meglio. Se la pelle è troppo tesa la scarpa rischia di rompersi in fase di montaggio, se invece risulta allentata l’assemblaggio dei pezzi non avviene in modo corretto.

Successivamente, la scarpa viene martellata e appiattita con specifiche attrezzature. I bordi inferiori della tomaia vengono poi incollati al sottopiede.

La “grattatura” della suola

In questa fase viene asportata la pelle in eccesso per preparare la scarpa al processo di attaccatura della suola. È molto importante seguire le sagome della suola per asportare solo la pelle che ostruisce l’attaccatura perfetta.

Se l’artigiano gratta la scarpa al di fuori della sagoma finisce per danneggiare la tomaia. In tal caso la scarpa non passa il controllo qualità e deve essere ritagliata.

L’attaccatura della suola

Ci sono tante tecniche che si utilizzano per questo complesso processo. La manovia è infatti divisa in due linee produttive, in base alla difficoltà della costruzione della suola.

Sulla linea “semplice” vengono processate le scarpe con le suole incollate, oppure cucite con la tecnica Blake con canalino.

Invece sulla linea “classica” vengono lavorate le scarpe con le suole Blake con increne, Blake rapid e Goodyear.

Il finissaggio

La fase finale nella creazione di una scarpa artigianale consiste nel finissaggio che prevede la rifinitura delle scarpe, che vengono controllate una per una per garantirne la qualità e l’estetica.
Durante il finissaggio, le scarpe vengono pulite, lucidate e verniciate per migliorare la loro bellezza e proteggerle dall’usura. In base al tipo di pellame e all’effetto che si desidera ottenere, la scarpa viene spazzolata con diversi tipi di spazzole.

La colorazione della pelle

In caso di colorazione manuale, le scarpe vengono affidate alle mani di artigiani esperti in varie tecniche di colorazione del pellame, un processo lungo e delicato che richiede esperienza e manualità.

Basti pensare che un artigiano passa mediamente tre giorni a colorare la pelle, applicando a mano la tinta e la cera attraverso movimenti circolari delle dita, in modo da consentire alla pelle di asciugarsi dopo ogni applicazione e ottenere un risultato eccellente.

Anche Fratelli Borgioli, storico brand artigianale toscano di calzature da uomo, propone ai suoi clienti il servizio Private Label. Con la consulenza del team di sviluppo prodotto dell’azienda, è possibile infatti realizzare una collezione di calzature a marchio proprio con tutte le caratteristiche che hanno reso Fratelli Borgioli un marchio apprezzato dalle maison di moda internazionali e da tutti gli amanti del bello.

In questi anni Fratelli Borgioli è diventato il punto di riferimento dei più importanti brand di alta moda che ricercano in Toscana un produttore di scarpe capace di garantire perfezione, organizzazione, know-how e puntualità.

Le scarpe di Fratelli Borgioli sono il frutto di una tradizione familiare iniziata più di settant’anni fa in un laboratorio artigianale nel cuore della campagna fiorentina, a La Stella di Vinci.

Ogni calzatura firmata Fratelli Borgioli è un vero e proprio capolavoro artigiano, impeccabile e confortevole. La tradizione dell’artigianato toscano e l’innovazione tecnologica si fondono insieme per dare vita a una scarpa che accompagna chi la indossa per tutta la vita.

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Scarpe artigianali: perché scegliere il “made in Toscana”

Il made in Italy è famoso in tutto il mondo e se parliamo del settore della moda non esiste affermazione più veritiera.

Se scendiamo ancora più nel dettaglio e pensiamo al mercato della scarpa prodotta artigianalmente, bisogna ammettere che le calzature prodotte in Toscana sono ormai famose e richieste in tutto il mondo.

I produttori artigianali toscani sono conosciuti per la loro tradizione, la loro abilità e la loro attenzione al dettaglio. Proprio queste caratteristiche hanno attirato molti brand di lusso nazionali e internazionali, che hanno scelto di affidare la produzione di scarpe a questa regione italiana.

I numeri del settore confermano questa teoria dal momento che in Toscana, rispetto alle altre regioni italiane, il settore moda ha un peso (in termini di addetti impiegati) nettamente superiore rispetto alle altre regioni italiane; da un’analisi sul settore moda in Toscana dell’IRPET (Istituto regionale programmazione economica della Toscana) emerge che nel 2018 il peso di questo settore in termini di addetti sul totale della manifattura era pari al 39,1% contro il 24,3% delle Marche, il 19,4% della Campania e il 14% del Veneto.

La maggior parte degli addetti è impegnata nell’abbigliamento, pelletteria, tessile e in altre specializzazioni come concia, gioielleria e calzature; quest’ultime sono produzioni ormai diffuse in minima parte nelle altre regioni ma che in Toscana ricoprono un ruolo fondamentale.

In questo senso è altrettanto interessante notare la forte compenetrazione tra questi settori che denota come in Toscana esistano delle vere e proprie filiere di alcune categorie merceologiche, capaci di gestire il prodotto dalla materia prima al lancio finale.

Questo è il caso delle calzature che trovano in Toscana la loro ideazione, produzione e, spesso, esportazione. Le grandi firme della moda, infatti, fanno produrre le scarpe dai calzaturifici toscani per poi immetterli sul mercato internazionale.

Chi produce in Toscana?

Dunque, i dati statistici parlano di un comparto in crescita sotto vari punti di vista che è diventato nel corso del tempo un punto di riferimento internazionale per chi vuole proporre ai consumatori una scarpa di alta qualità.

In questo contesto vi sono aziende di moda che hanno storicamente la propria sede in regione e continuano a produrre nei propri stabilimenti e marchi italiani e stranieri che si rivolgono a un fornitore locale, capace di garantire la qualità del made in Tuscany.

In particolare alcuni gruppi stranieri negli ultimi anni hanno scelto di affidarsi ai produttori di scarpe toscani perché sanno di poter contare su una filiera completa che parte dalla materia prima per arrivare al prodotto finito.

Sono note le vicende di alcuni brand storici come Prada, che nato a Milano nel 1913, ha oggi diversi stabilimenti in Toscana a cui si aggiungono una serie di laboratori locali con cui collabora per determinate tipologie di produzioni o lavorazioni.

Sulla stessa strada troviamo lo storico brand fiorentino Ferragamo che ormai da anni ha esternalizzato la produzione specializzata di alcuni prodotti affidandosi a laboratori locali di alto livello, mantenendo però al suo interno la gestione delle fasi produttive di maggior rilievo (come lo storico reparto di prototipia o la modelleria).

Se guardiamo all’estero è emblematico il caso di Manolo Blahnik che ha trovato la perfezione tanto ricercata proprio in Toscana: dal 2017 le scarpe da uomo del celebre marchio londinese vengono prodotte a Vinci, in Toscana, proprio da Fratelli Borgioli.

Altrettanto interessante l’operazione portata avanti dal gruppo elvetico Richemont che nel 2007 si è insediato a Scandicci per sviluppare la pelletteria del marchio Montblanc; ma nel giro di poco il gruppo ha deciso di espandere il proprio polo toscano con l’intento di trasformarlo in una “fucina” creativa per i prodotti di altri brand del gruppo, come Cartier e Dunhill.

Dopo questa rapida carrellata, la domanda sorge spontanea: “perché questi brand scelgono proprio il made in Toscana per la produzione di scarpe?”

Perché scegliere un calzaturificio toscano

Proviamo allora a rispondere a questa domanda.

Il successo della produzione toscana di calzature artigianali è dovuto a una combinazione di elementi unici, come:

  • la presenza locale di materie prime di alta qualità;
  • la lunga esperienza dei produttori nelle varie fasi della filiera;
  • l’utilizzo di tecniche e lavorazioni antiche che garantiscono la qualità e la durata delle scarpe;
  • la presenza di un prezioso know-how che spesso si tramanda di generazione in generazione.

Su quest’ultimo punto va segnalato che i grandi gruppi cercano di favorire all’interno dei propri stabilimenti lo scambio di questo patrimonio di informazioni e conoscenze artigianali in modo da formare progressivamente i propri collaboratori.

C’è un altro punto fondamentale da considerare: i brand di lusso puntano a differenziarsi dai competitor. La produzione delle proprie scarpe in Toscana non solo garantisce altissima qualità ma anche l’acquisizione di un certo prestigio che può aumentare la reputazione del brand e attirare clienti di alto livello.

Il valore del Made in Tuscany è riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo dove il fatto di affidare la propria produzione alla terra che da secoli è culla di artisti e artigiani di alto livello è riconosciuto come un valore aggiunto.

Anche Fratelli Borgioli, storico brand artigianale toscano di calzature da uomo, propone ai suoi clienti il servizio Private Label. Con la consulenza del team di sviluppo prodotto dell’azienda, è possibile infatti realizzare una collezione di calzature a marchio proprio con tutte le caratteristiche che hanno reso Fratelli Borgioli un marchio apprezzato dalle maison di moda internazionali e da tutti gli amanti del bello. 

Inoltre, Fratelli Borgioli è diventato il punto di riferimento dei più importanti brand di alta moda che ricercano in Toscana un produttore di scarpe capace di garantire perfezione, organizzazione, know-how e puntualità.

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Come comunicare il valore di una scarpa Made in Italy ai propri clienti?

Questa è una domanda che ogni rivenditore di scarpe artigianali italiane si chiede. Di questi tempi poi, è sempre più difficile far percepire al mercato il valore del proprio negozio fisico e delle scelte commerciali che lo caratterizzano.

Le scarpe Made in Italy non sono un semplice prodotto funzionale, ma un prodotto che racchiude in sé tutta una serie di valori e significati, come tradizione, qualità, cura, stile ed eleganza, in grado di far vivere al consumatore una vera e propria esperienza d’acquisto.

Il consumatore che entra nel tuo negozio non troverà solamente delle semplici scarpe, ma anche l’attenzione, l’amore e la cura che gli artigiani ripongono nella produzione di ogni singola calzatura.  

L’acquisto di una scarpa Made in Italy non è certamente un acquisto di impulso.

Affinché il consumatore sia disposto a pagare un prezzo premium, deve essere innanzitutto a conoscenza degli innumerevoli vantaggi e qualità che differenziano le scarpe artigianali italiane da un qualsiasi altro paio di scarpe presente sul mercato. È chiaro, dunque, quanto importante sia il ruolo della comunicazione nella veicolazione di questo sistema di valori che caratterizza le scarpe artigianali Made in Italy.

Pertanto, quali sono gli aspetti da far arrivare alla tua clientela

Vediamoli più nel dettaglio.

La reputazione del Made in Italy

Il Made in Italy è ormai conosciuto in tutto il mondo come sinonimo di alta moda, qualità, artigianalità, stile intramontabile e innovazione.

Queste caratteristiche hanno fatto sì che l’Italia abbia raggiunto il primo posto nel settore della moda; non è certo una coincidenza che gli italiani siano spesso famosi all’estero per il loro stile e per il loro “sapersi vestire bene”.

Il marchio Made in Italy ha, infatti, raggiunto una reputazione globale: secondo uno studio pubblicato dalla rivista Forbes, il Made in Italy è al settimo posto in termini di reputazione tra i consumatori mondiali.

I venditori di scarpe artigianali Made in Italy devono essere in grado di far percepire questi punti di forza al consumatore e fargli capire che indossando delle scarpe artigianali Made in Italy non passerà sicuramente inosservato!

La tradizione

Le scarpe artigianali Made in Italy sono frutto di una lunga tradizione italiana che è stata tramandata negli anni da artigiano ad artigiano.

Ogni calzatura viene prodotta a mano da persone che coltivano una grande passione e amore per il proprio lavoro. Ogni scarpa viene prodotta avendo la massima cura per le materie prime utilizzate, la forma, la suola (in cuoio e non in gomma come per le altre scarpe industriali) e i dettagli. Le scarpe artigianali italiane non rappresentano, dunque, un semplice “prodotto”, ma una vera e propria opera d’arte.

La creazione di una scarpa artigianale italiana parte con la creazione di un disegno, che racchiude l’analisi dei principali trend del momento, mantenendo allo stesso tempo lo stile classico e senza tempo che caratterizza le calzature italiane.

Segue il taglio della pelle, che determina il valore aggiunto della calzatura e contribuisce alla sua bellezza e qualità, e che dipende interamente dal livello di capacità ed esperienza dell’artigiano. 

La fase successiva è quella dell’orlatura, ovvero la cucitura della tomaia e della fodera, con l’inserimento del rinforzo.

Lo step successivo è il montaggio, in cui tutte le parti della calzatura vengono assemblate tra loro, avendo massima cura per le simmetrie e per i dettagli.

Infine, il finissaggio, fase che consiste nella lucidazione della pelle, nell’applicazione di accessori e nel minuzioso controllo della scarpa.

Quando un cliente entra nel tuo negozio per acquistare un paio di scarpe, cerca di illustrargli i diversi passaggi che avvengono nel processo produttivo delle calzature artigianali, in modo tale da fargli conoscere la tradizione e il valore artistico che si nascondono dietro a ogni scarpa.

Il fatto su misura

Ogni persona è diversa nei gusti e nello stile, così come nella forma dei piedi. Non si può pensare di poter produrre delle scarpe uguali per tutti, in grado di soddisfare pienamente ciascun cliente.

Il settore delle scarpe artigianali Made in Italy offre la possibilità del ‘Made to Order’, ovvero la possibilità di personalizzare le calzature in base allo stile e alle preferenze del consumatore, nonché in base alla sua forma del piede, in modo da garantire massimo comfort e soddisfazione.

La personalizzazione delle calzature è un punto di forza che contraddistingue le scarpe Made in Italy da quelle dei concorrenti e che contribuisce alla creazione del valore per il cliente.

La sostenibilità della filiera

L’impatto ambientale è un problema che sta interessando tutti noi. Il consumatore sta diventando sempre più consapevole del fatto che le sue scelte in termini di consumi possano avere un impatto sull’ambiente; di conseguenza sempre più consumatori stanno optando per delle soluzioni green, che rispettino l’ambiente e ne riducano l’inquinamento.

Ormai è risaputo che i settori del fashion, tra cui il settore calzaturiero, hanno un significativo impatto ambientale. Basti pensare che ogni anno si producono circa 20 miliardi di scarpe e, secondo uno studio svolto dal MIT, la produzione di un paio di scarpe produce mediamente 30 kg di anidride carbonica.

Questo problema è in parte dovuto alla diffusione del fast fashion: le persone tendono ad acquistare calzature a basso prezzo che utilizzeranno per un periodo molto limitato nel tempo e che poi getteranno via. È evidente come questa tendenza di consumo produca moltissimi rifiuti, che hanno conseguenze molto negative sull’ambiente.

Le scarpe artigianali Made in Italy non hanno nulla a che fare con il fast fashion: gli artigiani producono ogni calzatura a mano, prestando particolare attenzione all’utilizzo delle migliori materie prime, prive di qualsiasi sostanza tossica o inquinante. L’alta qualità delle calzature fa sì che queste durino nel tempo, senza il bisogno di essere continuamente cambiate, riducendo, conseguentemente, la quantità di rifiuti prodotta e l’impatto sull’ambiente.

È cruciale, dunque, focalizzare la comunicazione su questi punti di forza: un consumatore attento al rispetto dell’ambiente sarà disposto a pagare un prezzo premium per un prodotto sostenibile.

Anche le calzature Fratelli Borgioli racchiudono i punti di forza del Made in Italy: ogni calzatura firmata Fratelli Borgioli è un’opera d’arte, frutto di una lunga tradizione familiare iniziata più di settant’anni fa a La Stella di Vinci, in Toscana.

Le calzature Fratelli Borgioli sono uniche nel loro stile, grazie alla grande cura e passione che gli artigiani ripongono nella produzione di ciascuna calzatura, che donano a ogni modello un’immensa bellezza e qualità.

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La produzione di calzature artigianali può diventare sostenibile?

Portare una calzatura artigianale è sicuramente un piccolo lusso che rimanda al pensiero di un mondo antico, di gesti lenti e precisi, di un laboratorio attrezzato che produce pochi pezzi senza sprechi. Tuttavia la realtà è un po’ diversa, perché i calzaturifici artigianali di oggi lavorano comunque con una catena di montaggio organizzata e si appoggiano a una filiera che può anche essere molto lunga e complessa per assicurarsi la riuscita delle lavorazioni e l’approvvigionamento dei materiali che cercano.

Vista l’attenzione crescente del pubblico per i prodotti che assicurano un impatto ambientale ridotto, anche il mondo della calzatura si sta sempre più impegnando per trovare delle soluzioni che consentano di coniugare la perfezione formale a una maggiore sostenibilità del prodotto.

Come si può rendere più sostenibili le calzature artigianali? Ci sono moltissime scelte che si possono prendere e che non compromettono affatto la realizzazione di scarpe di altissima qualità.

La pelle italiana e la sostenibilità

Sebbene sia indubbiamente un derivato animale, anche la vera pelle utilizzata per produrre delle calzature può essere sostenibile. Gli standard qualitativi assicurati dalla produzione in Italia e con materie prime italiane, infatti, garantiscono che il pellame risponda a delle caratteristiche importanti di trasparenza e che la sua lavorazione avvenga nel rispetto degli operatori coinvolti.

Inoltre, il 99% del cuoio italiano deriva dal recupero degli scarti dell’industria alimentare, e non viceversa, rendendo così il pellame una materia prima inserita nell’economia circolare.

Se poi si prediligono i fornitori locali, ancora meglio. La materia prima a km 0 o quasi consente di ottimizzare i trasporti e di conseguenza i consumi.

Il colore più raffinato è green

Selezionare dei colori a base naturale, recuperando delle tecniche di colorazione artigianale che sono andate magari perse nel tempo in favore di processi chimici più veloci, è un modo per garantire alla calzatura artigianale non solo un impatto minore sull’ambiente ma anche un aspetto unico e fuori dal tempo

Se questo tipo di lavorazione spesso non trova spazio nella produzione industriale, per il mondo delle scarpe artigianali la situazione è diversa, perché rispecchia esattamente l’approccio orientato al dettaglio che caratterizza questo tipo di calzatura, dandole ancora più valore.

Calzaturificio ed energia

Non si tratta solo di selezionare le materie prima con cura e di lavorarle limitando l’utilizzo di prodotti chimici: per rendere più sostenibili le calzature artigianali è possibile anche intervenire sul sistema produttivo. Questo significa ad esempio rivedere l’approvvigionamento energetico della struttura per affidarsi a fonti non fossili, oppure ottimizzare i processi in modo da ridurre il consumo di energia e abbattere le emissioni.

E accanto a questo è possibile anche intervenire sulla logistica scegliendo dei sistemi di distribuzione più virtuosi o anche rivedere le confezioni delle calzature per rendere più semplice il loro riciclo o per ridurre la quantità di materiale utilizzato.

Non ci sono gesti inutili nella ricerca della massima sostenibilità: per ridurre il proprio impatto ambientale, i calzaturifici possono operare su più fronti congiuntamente.

Una filiera controllata

Selezionare dei fornitori che hanno a cuore il rispetto dell’ambiente è fondamentale per ogni calzaturificio artigianale che voglia rendere la propria produzione più sostenibile. Quindi per esempio collaborare con aziende fisicamente vicine alla propria sede consente di ridurre le emissioni legate ai trasporti, e scegliere delle concerie che non solo realizzano una concia eco-friendly ma che anche hanno ridotto la propria impronta idrica sono due ottimi modi per produrre calzature con un impatto ambientale ridotto.

Infine, c’è una caratteristica intrinseca delle calzature artigianali che le rende sostenibili: la loro durata nel tempo.

Un prodotto curato nei minimi dettagli e realizzato con materiali e lavorazioni d’eccellenza è fatto per durare per anni mantenendo sempre un aspetto curato anche quando risulta un po’ “vissuto”. L’usa e getta è infatti uno dei principali nemici dell’ambiente, soprattutto se i rifiuti prodotti non possono essere recuperati in alcun modo. Il design durevole, come quello delle calzature artigianali più ricercate, è un sinonimo di sostenibilità.

Nelle calzature Fratelli Borgioli, la tradizione dell’artigianato toscano e l’innovazione tecnologica si fondono insieme per accompagnare per tutta la vita chi indossa queste scarpe.

Rivendere Fratelli Borgioli significa essere sicuri di proporre ai tuoi clienti un prodotto che ha tutte le caratteristiche per sorprenderli con una bellezza che dura nel tempo e un comfort superiore.

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Perché si dovrebbero acquistare delle calzature artigianali made in Italy?

Le alternative sul mercato sono praticamente infinite, la moda continua ad evolvere e dà vita a modelli di culto sempre nuovi, le offerte e le promozioni per i brand di largo consumo si susseguono senza sosta… In questo scenario, che rappresenta la quotidianità del mercato della calzatura, perché una persona dovrebbe pensare di acquistare delle scarpe artigianali made in Italy?

La produzione italiana esercita da sempre (addirittura dai tempi dell’Impero Romano!) il suo fascino all’estero: il made in Italy è infatti sia sinonimo di stile e gusto che garanzia di qualità sotto diversi aspetti. Ma non è tutto, perché una calzatura artigianale realizzata in Italia esprime anche un vero e proprio sistema di valori attraverso le scelte che vengono fatte per la sua produzione.

Vediamoli più nel dettaglio.

Normative stringenti e professionisti esperti

Le leggi che regolamentano i sistemi di produzione italiani sono particolarmente stringenti. Per questo un prodotto artigianale che possa “sfoggiare” la certificazione di essere realizzato completamente in Italia garantisce una sicurezza di livello superiore in termini di utilizzo delle materie prime migliori, di assenza di elementi dannosi per la salute, di modelli di produzione integrati nel sistema economico del nostro Paese e quindi improntati a un determinato livello di tutela dei lavoratori.

In genere chi lavora nel settore delle calzature artigianali made in Italy è un professionista specializzato, che mette nelle sue creazioni tutta la sua passione per il suo impiego. Questo ovviamente comporta che il costo di una scarpa di questo tipo non sia paragonabile a quello delle calzature prodotte con catene di montaggio automatizzate in altre zone del mondo: chi sceglie una calzatura artigianale made in Italy dichiara con il suo acquisto di essere attento alle condizioni di vita dei lavoratori e di dare valore alla qualità del lavoro specializzato.

Design durevole e sostenibilità

Niente “fast fashion”: le calzature artigianali prodotte in Italia non sono il tipo di acquisto che si fa d’impulso pensando di sostituirlo in breve tempo. Scegliere un prodotto di questo tipo significa pensare di utilizzarlo per un periodo lungo o addirittura molto lungo, perché viene progettato per durare. In questo modo si producono meno rifiuti e si fa un uso più intelligente delle risorse, incluse quelle di origine animale come il cuoio, che nel nostro Paese proviene al 99% dagli scarti del settore alimentare.

La produzione artigianale è una scelta più sostenibile proprio perché non segue la logica dell’usa e getta ma quella della valorizzazione della materia prima utilizzata. Alcuni modelli di calzatura hanno inoltre uno stile senza tempo che rende impossibile metterli da parte anche al variare delle mode.

Un investimento in salute

Una scarpa realizzata con la massima attenzione per lo studio della forma e delle materie prime da utilizzare è una garanzia di comfort assoluto. Camminare male infatti non è solo un semplice fastidio, ma può addirittura compromettere la salute in molti modi diversi, per esempio provocando mal di schiena, infiammazioni muscolari, tendiniti e addirittura cefalee.

Una suola che non aderisce bene a terra aumenta il rischio di cadute e distorsioni, e se il plantare è realizzato con materiali non traspiranti può favorire fastidiosi problemi di sudorazione ai piedi.

Scegliendo una scarpa artigianale made in Italy si può essere certi di non avere problemi di comfort: la calzatura viene disegnata proprio per favorire una camminata corretta e sicura, e la scelta delle materie prime è fatta per ottenere le performance migliori. Non si utilizzano materiali tossici e si fa sempre più attenzione anche alla salute dell’ambiente, adottando nei sistemi di produzione delle misure che consentano di ridurre il proprio impatto ambientale.

Ovviamente accanto a queste caratteristiche delle calzature artigianali made in Italy ce ne sono delle altre che hanno contribuito al loro successo: l’attenzione per i dettagli, il gusto per le lavorazioni che pochi sanno ancora fare, la resistenza a diversi tipi di sollecitazione e un’estetica che soddisfa anche i più esigenti.

Anche le calzature Fratelli Borgioli sono così: frutto di una tradizione familiare iniziata più di settant’anni fa in un laboratorio artigianale nel cuore della campagna fiorentina, a La Stella di Vinci.

Ogni calzatura firmata Fratelli Borgioli è un vero e proprio capolavoro artigiano, impeccabile e confortevole, che mantiene viva nel mondo la passione per il gusto italiano, grazie a una rete di rivenditori selezionati che credono nella bellezza e nella qualità.

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Scarpe da uomo: cosa cerca il consumatore nel suo negozio di fiducia?

Questa è una domanda che di questi tempi tutti i titolari di negozi che vendono calzature artigianali di alta qualità si pongono. E a questa si aggiungono:

Come contrastare lo shopping online?

Come far comprendere ai propri clienti il valore aggiunto del proprio negozio?

Come comunicare ai potenziali clienti la qualità di determinati prodotti (qualità che, peraltro, spiega anche il prezzo)?

E la lista delle domande sarebbe ancora molto lunga.

I negozianti che scelgono di offrire prodotti di altissima qualità a un mercato di nicchia composto da clienti che acquistano scarpe esclusive, hanno bisogno di risposte e strategie da mettere in atto per far comprendere al mercato il proprio valore. Non vogliono e non possono essere catalogati come luoghi che, semplicemente, vendono prodotti costosi.

Vediamo, quindi, insieme che cosa cerca il consumatore di oggi quando entra nel proprio negozio fiducia e cosa non può mancare.

  1. Altissima qualità e durata nel tempo

Sembra quasi scontato affermare che un negozio di scarpe di alto livello debba trattare solo prodotti di qualità eccellente ma non lo è. I negozianti sanno bene che esistono marchi che nel corso del tempo non sono stati capaci di mantenere alto il livello dei loro prodotti; la qualità va sempre verificata per tutto il periodo in cui il negoziante collabora con un brand. E se ci si accorge di problemi, difetti, etc. i prodotti vanno rispediti al produttore perché nessun negozio si può permettere di vendere scarpe scadenti.

2. Posizionamento differenziante

Tu, rivenditore di scarpe artigianali, devi capire e comunicare ai tuoi clienti la tua identità. Più sei facilmente riconoscibile agli occhi dei tuoi clienti, più loro si ricorderanno di te (e non dei tuoi concorrenti) quando cercano un determinato prodotto.

Se vendi scarpe da cerimonia non puoi avere sneakers, per esempio. Se sei riconosciuto per la tua selezione di scarpe made in Italy, non puoi vendere prodotti stranieri. Se sei noto per essere un talent scout dei migliori artigiani delle scarpe non deludere le aspettative dei tuoi clienti.

Il cliente di oggi viene nel tuo negozio perché sa che i prodotti che trova meritano il viaggio e deve sempre avere delle aspettative di un certo tipo che non possono essere disattese.

3. Essere sempre aggiornati ai nuovi trend

Avere un posizionamento differenziante e vendere una determinata tipologia di scarpe che ti rende immediatamente riconoscibile, non significa non cambiare mai.

È importante conoscere i trend del momento ed eventualmente rinnovarsi per essere all’altezza delle aspettative di una nicchia di clienti attenti all’evolversi della moda uomo. Riviste, fiere, sfilate, presentazioni delle collezioni sono strumenti utili a non restare indietro.

4. Offrire assistenza e consulenza al cliente

Di sicuro, quest’aspetto è più difficile da trovare online. Un negozio di fiducia è fatto di persone sempre pronte ad accogliere i clienti, ascoltare le loro esigenze per poi tradurle nel prodotto giusto.

Da questo punto di vista il negoziante deve selezionare brand che siano sensibili all’aspetto consulenziale; il “pro” di acquistare una scarpa fatta a mano è anche quello di poter richiedere qualche modifica rispetto al modello originale o colorazioni particolari, etc.

Tanti clienti ricercano la possibilità di avere dei prodotti personalizzati e poterli accontentare è sicuramente un valore aggiunto per il tuo negozio.

5. Sostenibilità

Questo è un elemento fondamentale in tutti i campi: il mercato ricerca e chiede prodotti che siano sostenibili.

Anche nel settore delle scarpe artigianali, i tuoi clienti ricercano brand attenti alla sostenibilità.
A tal proposito bisogna tener conto del fatto che la riduzione dell’impatto sull’ambiente si può tradurre in tante caratteristiche: la scelta di pellami locali, la volontà di collaborare con fornitori a km 0, l’uso di determinati macchinari (più sostenibili di altri), la ricerca di colorazioni atossiche, la produzione di un packaging riciclabile, l’uso di etichette green, etc.

Un negoziante di alto livello deve conoscere tutti i brand che tratta e sapere quali tipo di azioni hanno messo in atto per ridurre l’impatto ambientale della propria attività.

6. Conoscere i prodotti e i processi di produzione

Un rivenditore deve conoscere alla perfezione i prodotti che vende: caratteristiche, tecniche di lavorazione, materiali, colorazioni, etc. Ma non basta conoscere i prodotti bisogna essere informati anche sui brand: storia, scelte aziendali, politiche relative alla sostenibilità, peculiarità… insomma tutti quegli elementi che lo rendono un marchio degno di interesse.

Vista la maestria dell’artigianato italiano nel settore della calzatura, i rivenditori che vogliono distinguersi dalla moltitudine di negozi, hanno l’opportunità di selezionare i migliori frutti dell’artigianalità, proponendo così prodotti unici e preziosi.

Le scarpe di Fratelli Borgioli sono il frutto di una tradizione familiare iniziata più di settant’anni fa in un laboratorio artigianale nel cuore della campagna fiorentina, a La Stella di Vinci.

Ogni calzatura firmata Fratelli Borgioli è un vero e proprio capolavoro artigiano, impeccabile e confortevole. La tradizione dell’artigianato toscano e l’innovazione tecnologica si fondono insieme per dare vita a una scarpa che accompagna chi la indossa per tutta la vita.

Con lo stile e la perfezione formale dei suoi prodotti, Fratelli Borgioli mantiene viva nel mondo la passione per il gusto italiano, grazie a una rete di rivenditori selezionati che credono nella bellezza e nella qualità.

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Manolo Blahnik trova la perfezione in Toscana da Fratelli Borgioli

La maggior parte delle calzature da uomo firmate Manolo Blahnik, il marchio londinese famoso in tutto il mondo, sono prodotte da Fratelli Borgioli.

È stato proprio il celebre designer, di origini spagnole ma londinese e parigino di adozione, a ripercorrere in un’intervista al Telegraph la collaborazione con la nostra azienda.

Lo stilista è alla costante ricerca della perfezione per ciascun prodotto che esce con il suo marchio; pertanto, la ricerca di partner con cui collaborare è complessa e non sempre va a buon fine. Per le scarpe della collezione maschile questa perfezione l’ha trovata in Toscana.

Infatti è dal 2017 che noi di Fratelli Borgioli produciamo la maggior parte delle scarpe della collezione maschile di Manolo Blahnik.

Siamo onorati di sentir parlare di noi in termini tanto lusinghieri ma soprattutto siamo felici di collaborare con qualcuno che abbia colto nel profondo l’alto valore dell’artigianato toscano. Solo l’esperienza acquisita nel tempo ha permesso ai nostri artigiani di raggiungere la manualità necessaria a costruire una scarpa di alta qualità completamente a mano.

Anche la nostra quasi maniacale ricerca della perfezione è particolarmente apprezzata dallo stilista che non a caso afferma “è molto più di un lavoro, è passione”.

Per noi creare una scarpa significa dare vita a un capolavoro grazie a un know-how che si tramanda di generazione in generazione e che è fortemente legato al rapporto con la toscanità; anche quest’ultimo aspetto è ben considerato dalla maison londinese.

Nonostante i rumori delle macchine e il caldo, Manolo Blahnik resta sempre affascinato dal nostro stabilimento produttivo dov’è possibile vedere come prendono vita le scarpe… ci si accorge subito che “c’è qualcosa di speciale nell’aria”.

Da diversi anni Fratelli Borgioli propone ai brand il servizio di Private Label: con la consulenza del team di sviluppo prodotto dell’azienda, è possibile infatti realizzare una collezione di calzature a marchio proprio con tutte le caratteristiche che hanno reso Fratelli Borgioli un marchio apprezzato dalle maison di moda internazionali e da tutti gli amanti del bello.

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