Il made in Italy è famoso in tutto il mondo e se parliamo del settore della moda non esiste affermazione più veritiera.
Se scendiamo ancora più nel dettaglio e pensiamo al mercato della scarpa prodotta artigianalmente, bisogna ammettere che le calzature prodotte in Toscana sono ormai famose e richieste in tutto il mondo.
I produttori artigianali toscani sono conosciuti per la loro tradizione, la loro abilità e la loro attenzione al dettaglio. Proprio queste caratteristiche hanno attirato molti brand di lusso nazionali e internazionali, che hanno scelto di affidare la produzione di scarpe a questa regione italiana.
I numeri del settore confermano questa teoria dal momento che in Toscana, rispetto alle altre regioni italiane, il settore moda ha un peso (in termini di addetti impiegati) nettamente superiore rispetto alle altre regioni italiane; da un’analisi sul settore moda in Toscana dell’IRPET (Istituto regionale programmazione economica della Toscana) emerge che nel 2018 il peso di questo settore in termini di addetti sul totale della manifattura era pari al 39,1% contro il 24,3% delle Marche, il 19,4% della Campania e il 14% del Veneto.
La maggior parte degli addetti è impegnata nell’abbigliamento, pelletteria, tessile e in altre specializzazioni come concia, gioielleria e calzature; quest’ultime sono produzioni ormai diffuse in minima parte nelle altre regioni ma che in Toscana ricoprono un ruolo fondamentale.
In questo senso è altrettanto interessante notare la forte compenetrazione tra questi settori che denota come in Toscana esistano delle vere e proprie filiere di alcune categorie merceologiche, capaci di gestire il prodotto dalla materia prima al lancio finale.
Questo è il caso delle calzature che trovano in Toscana la loro ideazione, produzione e, spesso, esportazione. Le grandi firme della moda, infatti, fanno produrre le scarpe dai calzaturifici toscani per poi immetterli sul mercato internazionale.
Chi produce in Toscana?
Dunque, i dati statistici parlano di un comparto in crescita sotto vari punti di vista che è diventato nel corso del tempo un punto di riferimento internazionale per chi vuole proporre ai consumatori una scarpa di alta qualità.
In questo contesto vi sono aziende di moda che hanno storicamente la propria sede in regione e continuano a produrre nei propri stabilimenti e marchi italiani e stranieri che si rivolgono a un fornitore locale, capace di garantire la qualità del made in Tuscany.
In particolare alcuni gruppi stranieri negli ultimi anni hanno scelto di affidarsi ai produttori di scarpe toscani perché sanno di poter contare su una filiera completa che parte dalla materia prima per arrivare al prodotto finito.
Sono note le vicende di alcuni brand storici come Prada, che nato a Milano nel 1913, ha oggi diversi stabilimenti in Toscana a cui si aggiungono una serie di laboratori locali con cui collabora per determinate tipologie di produzioni o lavorazioni.
Sulla stessa strada troviamo lo storico brand fiorentino Ferragamo che ormai da anni ha esternalizzato la produzione specializzata di alcuni prodotti affidandosi a laboratori locali di alto livello, mantenendo però al suo interno la gestione delle fasi produttive di maggior rilievo (come lo storico reparto di prototipia o la modelleria).
Se guardiamo all’estero è emblematico il caso di Manolo Blahnik che ha trovato la perfezione tanto ricercata proprio in Toscana: dal 2017 le scarpe da uomo del celebre marchio londinese vengono prodotte a Vinci, in Toscana, proprio da Fratelli Borgioli.
Altrettanto interessante l’operazione portata avanti dal gruppo elvetico Richemont che nel 2007 si è insediato a Scandicci per sviluppare la pelletteria del marchio Montblanc; ma nel giro di poco il gruppo ha deciso di espandere il proprio polo toscano con l’intento di trasformarlo in una “fucina” creativa per i prodotti di altri brand del gruppo, come Cartier e Dunhill.
Dopo questa rapida carrellata, la domanda sorge spontanea: “perché questi brand scelgono proprio il made in Toscana per la produzione di scarpe?”
Perché scegliere un calzaturificio toscano
Proviamo allora a rispondere a questa domanda.
Il successo della produzione toscana di calzature artigianali è dovuto a una combinazione di elementi unici, come:
- la presenza locale di materie prime di alta qualità;
- la lunga esperienza dei produttori nelle varie fasi della filiera;
- l’utilizzo di tecniche e lavorazioni antiche che garantiscono la qualità e la durata delle scarpe;
- la presenza di un prezioso know-how che spesso si tramanda di generazione in generazione.
Su quest’ultimo punto va segnalato che i grandi gruppi cercano di favorire all’interno dei propri stabilimenti lo scambio di questo patrimonio di informazioni e conoscenze artigianali in modo da formare progressivamente i propri collaboratori.
C’è un altro punto fondamentale da considerare: i brand di lusso puntano a differenziarsi dai competitor. La produzione delle proprie scarpe in Toscana non solo garantisce altissima qualità ma anche l’acquisizione di un certo prestigio che può aumentare la reputazione del brand e attirare clienti di alto livello.
Il valore del Made in Tuscany è riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo dove il fatto di affidare la propria produzione alla terra che da secoli è culla di artisti e artigiani di alto livello è riconosciuto come un valore aggiunto.
Anche Fratelli Borgioli, storico brand artigianale toscano di calzature da uomo, propone ai suoi clienti il servizio Private Label. Con la consulenza del team di sviluppo prodotto dell’azienda, è possibile infatti realizzare una collezione di calzature a marchio proprio con tutte le caratteristiche che hanno reso Fratelli Borgioli un marchio apprezzato dalle maison di moda internazionali e da tutti gli amanti del bello.
Inoltre, Fratelli Borgioli è diventato il punto di riferimento dei più importanti brand di alta moda che ricercano in Toscana un produttore di scarpe capace di garantire perfezione, organizzazione, know-how e puntualità.
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